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Da giardino reale a Orto Botanico: dove natura e storia si saldano

 

Nel bosco superiore fu creato, nel 1872, l’Orto Botanico di 7.400 mq. per iniziativa di Nicola Antonio Pedicino. Sotto la sua direzione (1873-1877) il giardino preesistente fu trasformato con finalità scientifiche e didattiche. Nel 1875 fu pubblicato un primo Index Seminum, il primo catalogo dei semi ivi prodotti e nel ’77 fu costruita una serra in ferro e vetri a ridosso del muro di cinta del Belvedere.

Dell'impianto originario dei giardini rimangono oggi le opere architettoniche: cassoni per le piante, muri di cinta, busti marmorei e fontane, aiuole specializzate, vasche con piante acquatiche e la Serra Pedicino.

L’esposizione botanica è organizzata per distribuzione geografica e tipologie ambientali: vi si allevano conifere, flora del Mediterraneo, magnolie e piante provenienti dal Centro e Sud America, dall’Australia edal Sudafrica; altre sono di origine euroasiatica. La Serra Pedicino, restaurata nel 2000, ospita una collezione di piante epifite. Una struttura in pietra accoglie la Primula palinuri, endemica in Campania, Basilicata e Calabria.

Adiacente al giardino storico e all’ombra dei lecci, il giardino delle felci è uno degli angoli più suggestivi dell’Orto. Poco discosto un palmeto ospita venticinque diverse specie ed esemplari di Plumeria e di Grevillea robusta.